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"Hakawati. Il cantore di storie" di Rabih Alameddine è un caso letterario: sia perché l'autore, giordano, di origine libanese apre una finestra su un mondo problematico; sia perché, mantenendo un alto livello di qualità letteraria, Alameddine, al suo terzo romanzo, riesce a mettere a confronto l'arte dello storytelling di tradizione araba con la cultura americana che il protagonista e l'autore hanno assorbito per molti anni. Nel romanzo, il protagonista, Osama al-Kharrat, lascia nel 2003 gli Stati Uniti, dove vive da tempo, per recarsi al capezzale del padre a Beirut. E se scopre la sua città natale irrimediabilmente cambiata, trova invece intatti gli affetti famigliari e il modo di comunicarli attraverso le storie. Cantastorie di professione era infatti il nonno di Osama, e le avventure del suo arrivo in Libano dalla Turchia si mescolano a quelle dei principi delle Crociate come pure ai pettegolezzi della vita di tutti i giorni.